La stagione autunnale porta con sé la ripresa della raccolta di funghi spontanei, ma purtroppo anche il rischio di intossicazioni. A Avellino, sono già cinque i casi di persone che hanno dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo aver ingerito esemplari tossici. Tra le specie responsabili di questi episodi ci sono l’Amanita Pantherina e l’Omphalotus Olearius, entrambi pericolosi per la salute umana.

Per evitare situazioni simili, l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino mette a disposizione dei cittadini l’Ispettorato Micologico, che offre consulenza sulla commestibilità delle specie raccolte e interviene in caso di sospetta intossicazione da funghi. Questo servizio gratuito è diretto dalla dott.ssa Michelina Prudente e ha già dovuto intervenire nei casi recenti che hanno coinvolto la dott.ssa Giuseppina Mongelluzzo, esperta micologa.

È fondamentale conoscere bene le specie fungine velenose, poiché molte di esse possono essere facilmente confuse con specie commestibili. È il caso dell’Omphalotus Olearius, spesso scambiato con il Cantharellus Cibarius per il suo colore e con l’Armillaria Mellea perché cresce sulle ceppaie. Questo fungo, apparentemente invitante per i suoi colori attraenti, può causare gravi problemi di salute se consumato, provocando sindromi gastro-enteriche.

Per godere in sicurezza della raccolta di funghi spontanei, è importante fare attenzione e affidarsi a esperti per evitare rischi per la propria salute. Con la giusta precauzione e la consulenza dell’Ispettorato Micologico, è possibile godere di questo antico e appassionante hobby senza correre rischi inutili.

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