Un nuovo scandalo giudiziario colpisce il Comune di Caserta, a pochi mesi di distanza dall’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari l’ex assessore Massimiliano Marzo e alcuni dirigenti comunali. L’inchiesta attuale coinvolge 23 indagati, tra cui dirigenti e dipendenti comunali, accusati di associazione a delinquere, turbativa d’asta, falso e corruzione. La Procura ha richiesto misure cautelari per 11 indagati, tra cui Giuseppe Fazzone, Francesco Cerreto, Francesco Biondi, Giulio Biondi, e arresti domiciliari per altre 12 persone. Le accuse riguardano manipolazione di appalti pubblici per la manutenzione del verde pubblico, con presunti accordi collusivi tra funzionari e imprenditori. Tra gli indagati spiccano anche nomi come Gianni Andrea Mingione e Vincenzo Massaro, accusati di aver ottenuto appalti grazie a favoritismi. Anche a San Nicola la Strada sono coinvolti funzionari e imprenditori, con accuse di turbativa d’asta e falsi in atti pubblici. Nel frattempo, la Procura ha impugnato la decisione del gip riguardo agli arresti domiciliari per alcuni coinvolti nella precedente inchiesta, tra cui l’ex assessore Marzo. La situazione continua a essere sotto stretta osservazione da parte delle autorità competenti, in attesa delle decisioni della magistratura.

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