Le indagini sulla morte di Silvia Nowak, la donna tedesca di 53 anni ritrovata senza vita e parzialmente carbonizzata in un canale vicino alla sua abitazione ad Ogliastro Marina, proseguono serrate. Dopo aver ascoltato il compagno della vittima, rilasciato venerdì sera, gli investigatori stanno esaminando tutte le ipotesi, concentrandosi al momento sul femminicidio. La caccia al presunto assassino è già in corso, con il killer attualmente in fuga. Smentita l’ipotesi di un collegamento con la vita privata della donna, i militari del Sis hanno eseguito diversi rilievi nella villetta di Ogliastro Marina, ora posta sotto sequestro.

Per quanto riguarda le cause della morte, si dovrà attendere l’esito dell’esame autoptico che verrà eseguito lunedì presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Il compagno della vittima, accompagnato dal suo avvocato, ha tentato di identificare il cadavere presso la sala mortuaria, ma a causa del grado di carbonizzazione del corpo è stato difficile ottenere una conferma al cento per cento. Sarà necessario un ulteriore esame visivo prima dell’autopsia, in attesa di risultati definitivi dal test del DNA.

La donna è stata ritrovata con evidenti segni di ustioni e lesioni da arma da taglio, suggerendo che l’assassino abbia cercato di darle fuoco dopo averla uccisa altrove. Nonostante la telecamera di un vicino che mostra il compagno dormire fuori casa mentre la vittima si allontana, le indagini non escludono nessuna possibilità. Le forze dell’ordine stanno scandagliando la vita privata della donna per trovare eventuali indizi utili alla risoluzione del caso, che si è trasformato in un vero e proprio giallo.

Il vice comandante della polizia locale di Castellabate, Luigi De Marco, ha descritto il terribile ritrovamento come una scena agghiacciante che rimarrà impressa nella memoria di tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche. Le autorità continuano a lavorare per fare luce su questo tragico evento e portare il responsabile davanti alla giustizia.

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