Bruno Cauceglia, l’ex agente di polizia municipale di Battipaglia, è stato rinviato a giudizio insieme ad altri imputati per reati legati a un vasto giro di contraffazioni di contratti di soggiorno per migranti. Il pubblico ministero Ivana Niglio aveva chiesto il rinvio a giudizio per 29 persone, ma il giudice Gerardina Romaniello ha accettato la richiesta solo per 14 imputati, tra cui Cauceglia e Vincenzo Ciaglia.

Ciaglia, in qualità di intermediario, alterava i contratti di locazione di immobili di ignari cittadini, facendo risultare come inquilini dei migranti che in realtà non avevano mai abitato in quegli alloggi. Cauceglia, invece, avrebbe certificato il falso in qualità di vigile.

Le carte falsificate venivano utilizzate per richiedere il ricongiungimento familiare alla Prefettura, al fine di ottenere il permesso di ingresso in Italia per i parenti dei richiedenti. Oltre ai due battipagliesi, anche alcuni cittadini marocchini sono stati coinvolti nel processo.

Il processo si svolgerà davanti al magistrato monocratico della Prima sezione penale del Tribunale di Salerno, Giuseppe Ferruccio. Questo caso mette in luce l’importanza di combattere la falsificazione di documenti e il coinvolgimento di pubblici ufficiali in attività illegali, che danneggiano non solo la legalità, ma anche la sicurezza e l’ordine pubblico.

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