Dario Vannitiello, avvocato cassazionista, ha recentemente commentato le motivazioni della Suprema Corte riguardo ai due distinti giudizi a carico dell’ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa.

Secondo l’avvocato, le motivazioni rese dalla Corte sono state molto soddisfacenti. Innanzitutto, è stato sottolineato che il sindaco non avrebbe dovuto essere arrestato né nella prima inchiesta, né nella seconda. Inoltre, è stata esclusa la gravità indiziaria rispetto a reati di grande importanza, come il depistaggio.

Vannitiello ha anche evidenziato che le numerose questioni sollevate in merito alle intercettazioni non sono state rigettate dalla Corte Suprema, ma semplicemente non sono state valutate in quanto spettava alla difesa indicare, uno per uno, i reati specifici riguardati dalle intercettazioni inutilizzabili. Tuttavia, l’avvocato sostiene che la inutilizzabilità delle intercettazioni riguarda tutti gli indizi per ciascuno dei reati contestati.

Nonostante ciò, Vannitiello ritiene che ciò non costituisca un limite, poiché la difesa di Festa potrà facilmente elencare gli indizi travolti durante il processo già in sede di udienza preliminare. In conclusione, l’avvocato considera il risultato della difesa di Festa come un successo indiscusso.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui