Il carcere di Avellino è diventato un luogo in cui la violenza regna sovrana, tanto da essere paragonato a quelli sudamericani. Questo è l’allarme lanciato da Vincenzo Santoriello e Mimmo Nicotra del sindacato della polizia penitenziaria Con.Si.Pe.

Le recenti aggressioni a un detenuto da parte di una banda rivale e la violenza subita da due agenti sono solo gli ultimi episodi di una situazione ormai insostenibile. Risse, pestaggi, tentativi di evasione e minacce al personale sono all’ordine del giorno.

Secondo i sindacalisti, il problema non riguarda solo il carcere di Avellino, ma è diffuso in tutta la Campania e probabilmente a livello nazionale. Le autorità sembrano minimizzare la gravità della situazione, attribuendo la colpa al sovraffollamento, ma la realtà è che molti istituti penitenziari sono diventati luoghi in cui le regole non vengono rispettate.

Santoriello e Nicotra chiedono un intervento urgente delle istituzioni per ristabilire l’ordine e la sicurezza nei carceri. È necessario aumentare il personale, migliorare le condizioni degli istituti e adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti. È fondamentale agire al più presto per evitare che la situazione degeneri ulteriormente.

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