Il mondo della criminalità organizzata continua a fare parlare di sé, questa volta con l’arresto del boss della Torretta, Rosario Piccirillo detto o’ biondo, e del figlio Antonio. Quest’ultimo, noto per essersi dissociato dalle scelte del padre e per essere diventato un simbolo delle battaglie contro i clan, è stato coinvolto in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le accuse sono pesanti: secondo quanto emerso, Antonio Piccirillo avrebbe minacciato imprenditori che gestiscono gli ormeggi per imbarcazioni da diporto presso i moli di Mergellina, cercando di ottenere l’esclusiva gestione di alcune boe per l’ormeggio e l’assunzione di personale compiacente. In alcuni casi, si sarebbe addirittura arrivati a chiedere il controllo esclusivo di imbarcazioni ormeggiate presso i campi boe delle vittime destinate al noleggio.

Nonostante il suo impegno in manifestazioni anticamorra e il distacco dichiarato dall’ambiente malavitoso, Antonio Piccirillo è stato arrestato con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Un duro colpo per chi aveva preso parte a diverse iniziative contro la camorra e si era candidato come consigliere di municipalità alle elezioni amministrative di Napoli.

La vicenda coinvolge anche personaggi noti, come la tiktoker Rita De Crescenzo e il marito, che gestivano alcuni degli ormeggi oggetto del tentato racket. Un caso che conferma, purtroppo, come la criminalità organizzata riesca ancora a tessere la sua tela in diversi settori della società, mettendo a rischio la legalità e la sicurezza dei cittadini.

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