Torre Annunziata, città della provincia di Napoli, è stata nuovamente al centro di un’operazione delle forze dell’ordine contro il clan Gionta. Questa volta, cinque affiliati sono stati arrestati per estorsione e usura aggravati dal metodo mafioso, con l’obiettivo di favorire il clan camorristico Gionta che opera nel territorio di Torre Annunziata e nelle zone circostanti.
Le indagini condotte dai carabinieri, sotto il coordinamento della Dda di Napoli, hanno portato alla luce un sistema criminale che coinvolgeva sia il mondo dello sport che quello imprenditoriale. Gli arrestati avrebbero costretto i dirigenti di una squadra di calcio a versare una somma di denaro per poter continuare a giocare, dimostrando così il controllo del clan anche in questo settore.
Ma non è finita qui: gli indagati avrebbero anche concesso prestiti usurari a un imprenditore attivo nel settore ittico, minacciandolo pesantemente per costringerlo a restituire il denaro prestato. Questo dimostra la pervasività del potere criminale del clan Gionta e la sua capacità di influenzare diversi settori dell’economia locale.
L’arresto di questi cinque affiliati è solo un tassello di un quadro più ampio di illegalità e violenza che caratterizza purtroppo la realtà di Torre Annunziata. È fondamentale che le forze dell’ordine e la magistratura continuino a lavorare insieme per contrastare il potere delle organizzazioni criminali e garantire la sicurezza e la legalità nella nostra città.