A Pagani, nel cuore di un capannone industriale, è stata scoperta una vera e propria fabbrica del crimine. Gli agenti hanno fatto irruzione in un’officina clandestina dove i meccanici erano intenti a modificare furgoni rubati, sostituendo telai e targhe per cancellare ogni traccia del furto. Una scena inquietante si presentava davanti agli occhi degli investigatori, con attrezzi da lavoro sparsi, vernici sgocciolate e pezzi di auto scombinati.

A Sarno, invece, i carabinieri hanno colto sul fatto due uomini che smontavano due auto rubate pochi giorni prima. Le vetture erano ancora sporche di fango e con i vetri infranti, a testimonianza della fretta con cui erano state portate via dai legittimi proprietari.

Un’indagine accurata ha permesso di scoprire le modalità operative delle due organizzazioni criminali, unite da un unico scopo: il riciclaggio di auto rubate. Grazie alla Procura di Nocera Inferiore, sono stati sequestrati numerosi veicoli di lusso, furgoni e utilitarie, destinati a una nuova vita lontano dalle origini.

Nonostante i quattro arresti che hanno messo fine all’attività criminale, il fenomeno del riciclaggio di auto rubate continua a minacciare il territorio. Le forze dell’ordine restano vigili, pronte a contrastare questa pratica che continua a danneggiare gli automobilisti.

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