Il carcere di massima sicurezza di Sulmona si trova ad affrontare un problema sempre più grave: la presenza diffusa di telefoni cellulari all’interno della struttura. Negli ultimi dieci giorni, sono stati scoperti ben dieci dispositivi dai poliziotti penitenziari, portando il totale a circa 70 cellulari sequestrati dall’inizio dell’anno.

Nonostante i controlli intensificati e gli arresti di due individui sorpresi a vendere telefoni vicino al carcere, il fenomeno persiste. Secondo il sindacalista Mauro Nardella, la situazione è complicata dall’arrivo continuo di detenuti da altri istituti, spesso sorpresi a utilizzare TikTok. Inoltre, l’assenza di un sistema per disturbare le frequenze dei dispositivi rende inutili gli sforzi per impedirne l’introduzione tramite droni o per renderli inutilizzabili.

La gravità della situazione è evidenziata dai numerosi casi precedenti: nel 2022 e nel 2023 sono stati sequestrati una ventina di cellulari, incluso un caso in cui un agente penitenziario è stato arrestato per possesso di tre dispositivi. Lo scorso febbraio, un drone ha consegnato otto telefoni e droga all’interno del carcere, coinvolgendo la struttura in un’indagine della Dda di Napoli.

Il Ministero della Giustizia sta considerando l’opzione di schermare l’intera struttura per contrastare definitivamente questo fenomeno che mette a rischio la sicurezza carceraria e favorisce attività illegali all’interno del penitenziario.

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