I minimarket gestiti da persone di origine bengalese sono diventati sempre più numerosi in città, nonostante le difficoltà che molti commercianti devono affrontare. Questi negozi, che inizialmente sembravano dare un tocco esotico alla nostra piazza, si sono diffusi da Largo Campo a via dei Mercanti, offrendo non solo generi alimentari ma anche prodotti tipici della cucina bengalese.
La proliferazione di questi negozi solleva diverse domande: da dove provengono i capitali necessari per aprirli? Come fanno a resistere nonostante la mancanza di arredi e la concorrenza di altri negozi? La risposta sembra essere legata a un’economia sommersa che si sta diffondendo anche nella nostra città.
Purtroppo, molte delle persone che gestiscono questi minimarket sono vittime di sfruttamento, spesso arrivati in città con falsi permessi di lavoro o come clandestini. È importante che le autorità competenti indaghino su queste situazioni e garantiscano il rispetto delle normative vigenti.
È fondamentale che i consumatori siano consapevoli di queste dinamiche e scelgano di sostenere negozi che rispettano le regole e garantiscono condizioni di lavoro dignitose per i propri dipendenti. Solo così potremo contribuire a contrastare l’economia sommersa e favorire una crescita sana e sostenibile della nostra comunità.