La paura e l’indignazione sono i sentimenti che dominano il cuore del padre di uno dei due ragazzi aggrediti da una baby-gang ad Angri. L’avvocato Armando Lanzione, con grande amarezza e rabbia, ha raccontato su Facebook l’episodio di bullismo e microdelinquenza che si è verificato nei pressi di piazza Doria.

I due giovani passeggiavano tranquillamente nella villa comunale quando sono stati avvicinati da un gruppo di ragazzini più grandi, capeggiati da un presunto capo branco con un giubbino giallo. Il tentativo di rapina e aggressione è stato sventato grazie alla prontezza dei ragazzi nel capire il pericolo e scappare.

L’episodio ha scosso profondamente il padre di uno dei due ragazzi, che si chiede come sia possibile che una villa comunale, frequentata da tanti giovani, non sia controllata adeguatamente. L’avvocato propone l’installazione di telecamere di sorveglianza, il coinvolgimento di associazioni per progetti di sicurezza e un maggiore controllo da parte delle autorità.

La paura e la vergogna di dover spiegare al proprio figlio la realtà tribale di Angri sono sentimenti condivisi da molti genitori angresi, che si sentono impotenti di fronte a una situazione di insicurezza crescente. Il padre conclude il suo sfogo dicendo che probabilmente sarà costretto a evitare di far uscire suo figlio da solo in centro, a causa della mancanza di sicurezza. Una situazione vergognosa che richiede interventi immediati e risolutivi.

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