Smantellata organizzazione criminale dedita alla ricettazione di reperti archeologici e numismatici

Un’importante operazione è stata svolta dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico di Bari e dalla procura di Trani, che hanno smantellato un’organizzazione criminale dedita alla ricettazione, al furto e all’esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. L’indagine ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di ben 51 persone, di cui 21 sono state raggiunte da varie misure cautelari.

Tra le persone coinvolte, ci sono anche due uomini residenti a Lustra e Capaccio Paestum, che sono stati sottoposti a misure cautelari. L’epicentro dell’operazione era a Canosa di Puglia, ma la rete criminale aveva ramificazioni in tutta l’Italia centro-meridionale, coinvolgendo anche tombaroli, ricettatori o persone che ricoprivano entrambi i ruoli, e che giravano dall’Abbruzzo, al Lazio, alla Campania, alla Basilicata e ovviamente alla Puglia, oltre che nel Trentino.

Si tratta di un duro colpo per il patrimonio culturale italiano, che viene spesso depredato e venduto illegalmente all’estero. Grazie all’operazione dei carabinieri, è stato possibile fermare un’organizzazione criminale che operava da anni in questo settore, mettendo a rischio la conservazione del nostro patrimonio storico e artistico.

L’indagine è stata condotta con grande professionalità e determinazione dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico di Bari e dalla procura di Trani, dimostrando l’importanza di preservare e tutelare il nostro patrimonio culturale per le future generazioni. Si spera che questa operazione possa rappresentare un segnale forte e chiaro per tutti coloro che cercano di lucrare illegalmente sulla nostra storia e sulla nostra cultura.

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