Salvatore Russo continua la sua incansabile lotta per ottenere giustizia per sua moglie, Stefania Fragliasso, brutalmente assassinata nel marzo 2019 nella sua casa di Gianturco, nella periferia est di Napoli. Nonostante tre persone siano state condannate in via definitiva per l’omicidio, una quarta persona, indicata come basista dai principali condannati, è stata stralciata dal processo.

Le testimonianze sull’omicidio sono state ritenute credibili anche in Corte d’assise d’appello, ma la donna è stata archiviata e l’istanza presentata da uno dei figli della vittima per riaprire le indagini è stata respinta. Russo non si arrende e ha presentato una denuncia-querela contro questa donna, che è stata messa agli arresti domiciliari per il suo coinvolgimento in un’aggressione presso l’Ospedale Veterinario dell’Università Federico II di Napoli.

“Non vivo più, non esiste più niente, e vorrei morire in pace,” ha dichiarato Russo. “Dio mi deve far vivere perché tutti coloro che sono responsabili della morte di mia moglie devono pagare.” La sua determinazione e la sua voglia di giustizia sono inarrestabili, e promette di continuare la sua battaglia fino alla fine dei suoi giorni.

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