La sera del 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio, in provincia di Napoli, Santo Romano è stato ucciso in seguito a una lite scaturita da un banale incidente legato a un paio di scarpe costose. Il responsabile dell’omicidio, un 17enne, è stato arrestato e interrogato dalle autorità.

Secondo alcuni testimoni, il giovane avrebbe estratto una pistola durante una discussione e avrebbe sparato due colpi, uccidendo Santo Romano. Dopo il crimine, si è dato alla fuga a bordo della Smart di suo padre.

Le ricerche si sono concentrate su di lui e le autorità sono riuscite a rintracciarlo in un’abitazione a Napoli, dove si era nascosto ospite di un amico. Nonostante il giovane sia affetto da problemi psichiatrici, il giudice ha deciso di detenerlo in una struttura carceraria per la sua lucidità e scaltrezza dimostrate durante l’interrogatorio.

Il caso ha suscitato molta indignazione nella comunità locale, che chiede giustizia per Santo Romano e misure più severe contro i minori coinvolti in atti criminali. La vicenda ha messo in luce anche il coinvolgimento del ragazzo in ambienti criminali, evidenziando la necessità di un intervento educativo e sociale per prevenire episodi simili in futuro.

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