Un uomo di Scafati, insieme a due fratelli napoletani, è coinvolto in un’indagine della Dda Antimafia di Brescia che ha portato all’emissione di 61 misure cautelari per traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro. Secondo la procura, il 48enne avrebbe avuto contatti diretti con un gruppo di albanesi per trattare acquisti e consegne di cocaina destinata ai clan di Napoli, tra cui i Di Lauro. In una chat depositata dalla procura, l’uomo rivendica di lavorare con i fratelli albanesi da almeno sette anni e segnala l’importanza dei propri acquisti, indicando i clan camorristici destinatari finali della droga. L’uomo è già in carcere per spaccio e nell’attuale indagine risponde di tre grossi acquisti di cocaina in concorso con altre persone di nazionalità africana. La droga era gestita da un gruppo criminale ramificato in Albania e nel nord Italia che importava la droga dal Sud America attraverso rotte di navigazione commerciali. La Dda sospetta che parte del denaro contante ricavato dalla vendita della droga fosse consegnato a un’associazione italo-cinese che offriva un servizio bancario occulto per il trasferimento dei capitali illeciti all’estero. Inoltre, i guadagni del narcotraffico finivano in un sistema di riciclaggio basato su fatture false emesse da imprenditori compiacenti. Per la Dda, lo scafatese e i due napoletani fanno parte a pieno titolo dell’associazione dedita al traffico di droga.