Il caso del detenuto morto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere continua a suscitare interrogativi, soprattutto dopo la scomparsa misteriosa di un video fondamentale per le indagini. Si tratta del colloquio tra il magistrato di sorveglianza Marco Puglia e Hakimi Lamine, il detenuto deceduto un mese dopo i pestaggi avvenuti nel carcere.
Durante il processo che vede imputati agenti, funzionari del Dap e medici, è emerso che il video del colloquio con Lamine è ‘sparito’, creando un vuoto di circa 8 minuti nelle prove a disposizione della corte. Le difese hanno chiesto spiegazioni alla Procura, che ha dichiarato di non aver trovato il video in questione.
Nel frattempo, durante l’udienza è stato ascoltato un detenuto che ha subito pesanti percosse da parte degli agenti. Il testimone ha confermato di essere stato picchiato con manganelli, anche da una donna, durante i fatti del 6 aprile 2020. Alcuni agenti locali avrebbero cercato di difenderlo, ma il detenuto non ha denunciato l’aggressione per timore di essere trasferito in un altro penitenziario.
Il processo continua con la presenza di numerosi avvocati che si battono per la giustizia delle vittime e per far emergere la verità su quanto accaduto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. La ricerca della verità e della giustizia è ancora in corso, con la speranza che i responsabili vengano portati alla luce e puniti per i propri atti.