La svolta sul caso Vassallo nel carcere di Sollicciano

L’inchiesta sull’omicidio di Angelo Vassallo, il “sindaco pescatore” di Pollica assassinato nel 2010, ha preso una svolta significativa grazie alle rivelazioni del compagno di cella di Ridosso. Dopo anni di mistero, la Procura di Salerno ha finalmente compiuto un importante passo avanti nell’indagine, soprattutto grazie al nuovo procuratore Giuseppe Borrelli. Quest’ultimo ha sottolineato l’importanza di trovare il colpevole di questo omicidio, che ha scosso la comunità cilentana per così tanto tempo.

Le indagini si stanno concentrando sul movente e sugli organizzatori dell’agguato mortale, e sono emerse prove che potrebbero implicare l’imprenditore Giuseppe Cipriano, il collaboratore di giustizia Romolo Ridosso e i carabinieri Fabio Cagnazzo e Lazzaro Cioffi in un concorso in omicidio volontario con aggravanti di premeditazione e finalità mafiose. Le rivelazioni di persone estranee alla vicenda ma vicine ai protagonisti, come Antonella Mosca e Eugenio D’Atri, hanno giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’indagine.

La ricerca del vero colpevole di questo delitto è ancora in corso, ma finalmente sembrano esserci delle risposte concrete. Resta da capire chi abbia premuto per nove volte il grilletto sulla “Tanfoglio baby” e quali siano state le motivazioni dietro questo omicidio così efferato. La verità, dopo così tanti anni di mistero, sembra finalmente vicina a essere svelata.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui