Il caso della morte della piccola Chiara Mirto continua a tenere banco, con l’avvio del processo d’appello contro il pediatra Eugenio De Felice, precedentemente assolto per mancanza di prove. La parte civile, rappresentata dagli avvocati Gaetano e Raffaele Crisileo, ha deciso di portare avanti la causa, accusando il medico di omicidio colposo per presunte negligenze professionali che avrebbero portato al decesso della bambina.

I genitori di Chiara Mirto sostengono che il dottor De Felice abbia trascurato di prescrivere il ricovero ospedaliero durante due visite precedenti, limitandosi a esaminare superficialmente la bambina senza auscultare il cuore e il torace. Secondo la testimonianza dei familiari, il medico non avrebbe raccomandato il ricovero nemmeno durante una telefonata avvenuta la sera prima del tragico evento.

Gli avvocati Crisileo sono convinti della colpevolezza dell’imputato, sostenendo che se fosse stato disposto il ricovero e se fossero stati effettuati controlli più approfonditi, la piccola avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza. Il padre di Chiara Mirto intende continuare la battaglia legale in memoria della figlia e della moglie, Teresa Dell’Aquila, scomparsa durante il corso del processo a causa di una malattia incurabile.

Il caso continua a destare emozioni e polemiche, con la speranza che la giustizia possa fare chiarezza su quanto accaduto e che si possa fare luce sulla morte di Chiara Mirto.

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