La situazione dei giudici di pace in Italia è allarmante: il 33% di quelli previsti dalla pianta organica sono effettivamente in servizio. Questo significa che in molte zone del Paese la giustizia di prossimità rischia di collassare a causa della mancanza di personale. Nel Nord Italia, ad esempio, su 899 giudici previsti ce ne sono solo 253 in servizio. Al Centro e al Sud la situazione non è migliore, con rispettivamente solo il 34% e il 34% dei giudici operativi. Nelle Isole la situazione è ancora peggiore, con solo il 41% dei giudici previsti effettivamente in servizio.
Questa carenza di personale ha portato a gravi ritardi nel deposito delle sentenze, causando disagi ai cittadini e rallentando il sistema giudiziario. Gli Ordini degli avvocati e l’Organismo congressuale forense hanno lanciato l’allarme, chiedendo interventi concreti e tempestivi per risolvere la situazione. È necessario un intervento legislativo e una riorganizzazione degli uffici di Giustizia per evitare che la situazione peggiori ulteriormente.
I dati sono eclatanti anche nei maggiori tribunali del Paese, come Napoli, Roma e Milano, dove il numero di giudici in servizio è molto inferiore rispetto a quelli previsti. Gli avvocati chiedono una decisa interlocuzione politica e una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica per risolvere questa emergenza. È necessario agire subito per evitare che la giustizia di prossimità vada definitivamente a picco.