Il processo al Nuovo clan Graziano subisce un rinvio e la requisitoria del pm antimafia Luigi Landolfi è stata spostata al prossimo ventuno gennaio, quando si prevede anche il verdetto dei giudici del Tribunale collegiale di Avellino. I principali imputati sono Mazzocchi Antonio, detenuto a Siracusa per un’altra causa, Graziano Fiore, detenuto per un’altra causa, Salvatore Graziano, in libertà, e Ludovico Rega, detenuto a Firenze. Tutti sono già stati condannati per reati estorsivi legati alla stessa inchiesta.

Il Nuovo Clan Graziano, ritenuto il vertice del gruppo quindicese, si sarebbe riorganizzato dopo le scarcerazioni di Fiore e Salvatore Graziano, figli del defunto boss Arturo. Secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, i tre imputati avrebbero stretto un patto per gestire racket e condizionamento delle attività politiche ed economiche nel Vallo di Lauro insieme ad Antonio Mazzocchi, ex poliziotto cognato di Adriano Sebastiano Graziano.

Il gruppo è stato smantellato da un blitz nell’agosto 2019 per evitare una possibile ripresa della faida con il clan avversario dei Cava. Le intercettazioni ambientali e i trojan dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino avevano evidenziato tentativi da parte di Mazzocchi di organizzare un agguato ai danni di Salvatore Cava Jr, scarcerato nel maggio 2019.

Il processo al Nuovo clan Graziano si preannuncia quindi come un momento cruciale per la lotta alla criminalità organizzata nel territorio, con la speranza che la giustizia possa fare piena luce su queste attività illegali e punire i responsabili.

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