L’ex brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi ha deciso di non rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari riguardanti l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto nel 2010. Tuttavia, ha rilasciato una dichiarazione spontanea in cui si proclama estraneo ai fatti. Attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, Cioffi ha annunciato che presenterà un ricorso al Tribunale del Riesame per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare.

Le accuse contro di lui si basano principalmente su testimonianze ritenute dalla difesa come “altamente indiziarie”. Tra queste, vi è la testimonianza del nipote di Angelo Vassallo, il quale avrebbe visto Cioffi insieme a Giuseppe Cipriano – un altro indagato nel caso – in un presunto sopralluogo nei giorni precedenti all’omicidio. Secondo la Procura di Salerno, l’obiettivo di questo sopralluogo era monitorare i movimenti del sindaco per organizzare il suo omicidio.

Oltre a Cioffi, coinvolto anche in precedenti reati legati al traffico di droga, l’inchiesta sull’omicidio di Vassallo vede coinvolti il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, il boss collaboratore di giustizia Romolo Ridosso e l’imprenditore Giuseppe Cipriano. La difesa di Cioffi si prepara dunque a combattere per dimostrare la sua innocenza e a respingere le accuse che lo coinvolgono in questa vicenda intricata.

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