Tre persone sono state arrestate la scorsa settimana con l’accusa di aver condizionato gli appalti pubblici a Pagani durante le scorse elezioni amministrative. Alfonso Marrazzo, Bonaventura Tramontano e Claudio De Cola si sono difesi dalle accuse mosse dal sostituto procuratore della Direzione distrettuale Antimafia di Salerno, Elena Guarino.
Durante l’udienza davanti al giudice del Tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, i tre indagati hanno respinto punto su punto le contestazioni della pubblica accusa. Marrazzo, ex assessore comunale e capo della cooperativa “Pedema”, Tramontano, ex dirigente comunale di Palazzo San Carlo, e De Cola, imprenditore socio della Pedema, hanno difeso la propria innocenza.
Secondo l’accusa, la cooperativa Pedema sarebbe stata il punto di riferimento del clan Fezza-De Vivo per influenzare i risultati delle elezioni a Pagani. Gli avvocati difensori, Vincenzo Calabrese per Tramontano e Federico Conte per De Cola, hanno supportato le difese dei propri assistiti durante l’udienza.
Ora spetta al giudice decidere se accogliere le difese degli indagati o confermare le accuse mosse nei loro confronti. La vicenda degli appalti pubblici e dei presunti condizionamenti del clan Fezza-De Vivo continua a tenere banco nel panorama giudiziario della provincia di Salerno.