Adolfo Greco, noto imprenditore di Castellammare, è nuovamente al centro di un caso giudiziario. Dopo essere stato assolto lo scorso giugno dall’accusa di estorsione, la Procura Generale di Napoli ha presentato ricorso in Cassazione contro questa decisione.
La vicenda riguarda l’inchiesta Olimpo, nella quale Greco era stato condannato in primo grado a 8 anni di reclusione. Tuttavia, la Corte d’Appello di Napoli ha annullato questa condanna lo scorso giugno. Ma le brutte notizie non finiscono qui per Greco, poiché la procura di Torre Annunziata ha dichiarato utilizzabili le intercettazioni dell’inchiesta sul caso Cirio, legato alla lottizzazione dell’ex area industriale in via Napoli.
Il processo, più volte rinviato, rischia la prescrizione per alcuni reati. Tra gli imputati figurano anche la moglie di Greco, due ex parlamentari di Forza Italia, un ingegnere e un ex commissario ad acta. Greco era stato arrestato nel 2018 insieme ad altre persone legate ai clan criminali di Castellammare di Stabia.
Nonostante l’assoluzione per l’accusa di estorsione, Greco è coinvolto in un altro processo per presunti legami con i clan dei Casalesi. Ora, con il ricorso in Cassazione presentato dalla Procura Generale di Napoli, si apre un nuovo capitolo nella vicenda giudiziaria del “re del latte”.