Nella giornata di ieri, a Arzano, è stato effettuato lo sgombero e l’abbattimento della casa di circa 160 metri quadrati appartenente al boss condannato all’ergastolo per il duplice omicidio dei coniugi Bassone. Si tratta di Di Annicella, considerato il referente del clan Moccia sul territorio, la cui abitazione era stata acquisita al patrimonio comunale nel 2016 ma era ancora in piedi fino a ieri, nonostante fosse stata motivo di scioglimento nel 2014.

Le indagini dell’Antimafia sono in corso per comprendere come sia stato possibile che la casa abusiva fosse ancora presente, nonostante le procedure di acquisizione e scioglimento. Sul posto erano presenti le forze dell’ordine che hanno coordinato l’operazione, i vigili del fuoco e l’ambulanza.

La vicenda assume contorni ancora più gravi considerando che gli abusi risalgono addirittura al 2011 e coinvolgono anche il figlio del boss, anch’egli affiliato al clan Moccia. Le denunce giornalistiche e le segnalazioni dell’associazione Antimafia Antonino Caponnetto hanno portato alla luce la situazione, che ora viene affrontata con decisione.

Di Annicella è legato al boss Ciro Casone, ucciso nel 2014, e la sua casa non è l’unica ad essere abbattuta: nei prossimi mesi è previsto il demolimento della residenza abusiva di un altro importante membro del cartello degli Amato-Pagano. La lotta contro la criminalità organizzata continua, con il supporto delle forze dell’ordine e delle istituzioni competenti.

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