Un uomo di 33 anni di Aversa è stato arrestato dai carabinieri per una rapina commessa insieme a un complice lo scorso giugno ai danni di un tabaccaio di Teverola. L’uomo è stato individuato grazie a un’impronta lasciata in auto durante il raid. L’imprenditore stava per depositare quasi 10mila euro in banca insieme ai suoi figli quando è stato bloccato da due rapinatori con il volto coperto e armati di fucile a canne mozze. Nonostante la minaccia, l’uomo è riuscito a divincolarsi e a fuggire, mentre un automobilista di passaggio ha notato la scena e ha suonato il clacson, facendo così desistere i banditi che sono fuggiti a piedi, lasciando l’auto rubata con dentro il fucile e un cellulare. Uno dei malviventi è stato successivamente fermato e condotto in carcere, mentre il complice 33enne è riuscito a fuggire. Grazie all’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e del cellulare abbandonato, è emersa una frequente comunicazione tra i due rapinatori. Inoltre, è stata trovata un’impronta che ha consentito di identificare il 33enne come uno dei colpevoli. La Procura ha quindi chiesto e ottenuto l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo. Le indagini sul coinvolgimento di altri complici nel raid proseguono.

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