Un imprenditore e i suoi figli sono stati vittime di una rapina dopo aver prelevato una consistente somma di denaro da un esercizio commerciale e recandosi in banca a Teverola. Due uomini mascherati li hanno avvicinati per strada armati di un fucile rubato, ma grazie alla pronta reazione delle vittime e di un passante, i rapinatori sono riusciti a fuggire solo con alcuni effetti personali.
Dopo un’indagine durata da giugno a novembre, i carabinieri hanno arrestato un 33enne di Aversa come sospettato secondo rapinatore. Le prove raccolte grazie a intercettazioni, analisi di tabulati telefonici, testimonianze e immagini delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di incriminarlo. Le sue impronte sono state trovate all’interno del veicolo abbandonato dai rapinatori e numerosi contatti telefonici sono stati rilevati tra il suo numero e un telefono sequestrato appartenente a un altro complice già arrestato in precedenza.
L’indagine continua per identificare eventuali altri complici coinvolti nella rapina. La Procura di Napoli Nord ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 33enne, che ora dovrà rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia. La prontezza e l’efficacia delle forze dell’ordine hanno permesso di far luce su questo grave episodio di criminalità che ha colpito una famiglia di imprenditori.