Napoli, Ponticelli: camorra. Gli alleati sequestrano il fratello di uno degli aggressori. Carabinieri eseguono due misure
Napoli è nuovamente al centro dell’attenzione per una vicenda legata alla camorra. Questa volta, gli alleati di un clan hanno deciso di agire in modo deciso, sequestrando il fratello di uno degli aggressori per obbligarlo a mediare in una situazione di conflitto. I carabinieri della Tenenza di Cercola hanno eseguito due misure, arrestando due indagati gravemente indiziati del reato di sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso.
La vittima di questo sequestro è un 43enne di Cercola, fratello di un noto esponente del clan camorristico “De Luca Bossa” di Napoli-Ponticelli, attualmente detenuto. Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri di Cercola sotto il coordinamento della Dda della Procura di Napoli, la vittima è stata prelevata con la forza da un bar nel quartiere Ponticelli di Napoli e rilasciata alcune ore dopo.
Il motivo di questo sequestro sarebbe legato alla necessità di mettere fine a una serie di pestaggi subiti da alcuni esponenti detenuti del clan “De Micco-De Martino” di Ponticelli. Questi contrasti fanno parte della guerra di camorra che da anni contrappone i due clan per il controllo delle attività illecite nell’area est di Napoli.
È importante sottolineare che il provvedimento eseguito dai carabinieri è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari. I destinatari di questa misura sono persone sottoposte a indagini e, come tali, sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva. La lotta contro la criminalità organizzata continua, con le forze dell’ordine impegnate a contrastare le attività illecite dei clan camorristici che cercano di imporre la propria egemonia nel territorio.