Celzi, la frazione martire, è stata colpita duramente dall’alluvione che ha causato danni ingenti. La popolazione è composta soprattutto da anziani e dieci famiglie in totale, composte da ventidue persone, sono rimaste a resistere alle spallate periodiche degli allagamenti. Altri, invece, hanno deciso di spostarsi altrove, in seguito alla forza distruttiva dell’acqua. Sono stati organizzati presidi fissi dei vigili del fuoco, della protezione civile e della comunità montana Irno-Solofrana. Le idrovore stanno funzionando da ore per cercare di emungere tutta l’acqua, che in parte sta defluendo nell’impianto fognario. La media tra i noccioleti è di ottanta centimetri. I vigili del fuoco stanno togliendo l’acqua da scantinati, box, piano terra delle abitazioni di tutta Celzi. I problemi maggiori si concentrano in via San Nicola, via Vaticale, via San Pietro e via Guido Dorso. La parte più alta del territorio ha subito danni anche a causa dello straripamento dei canali fluviali. La bomba d’acqua venuta giù nello spazio di poco tempo ha causato danni anche lungo la ex statale 88 dove c’è stato uno smottamento e a Contrada. La situazione è ancora critica e i vigili del fuoco stanno fornendo beni di prima necessità.