Far ‘fruttare’ le concessioni edilizie. Questo, secondo gli inquirenti, l’intento dell’ex sindaco Tommaso Barbato, oggi ristretto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti per i permessi a costruire. Chiave di volta del ‘business’ il rapporto con Biagio Lusini (anche lui ai domiciliari), già fascia tricolore di Teverola più volte, ma all’epoca dei fatti sotto inchiesta prima consigliere di opposizione poi normale cittadino.
Nella cosiddetta lottizzazione Schiavone, l’operazione che ha scatenato l’inchiesta, Barbato, ricostruisce la procura di Napoli Nord, voleva far entrare anche un parente (non indagato). Dalle intercettazioni del 2020 emerge la richiesta dell’ex fascia tricolore a Lusini di consentire anche al parente di lavorare sui terreni di proprietà di Schiavone (indagato), molti dei quali ancora da vendere. Per gli inquirenti da quell’operazione sarebbero stati ricavati quattro appartamenti e denaro per Barbato (stando a quanto ricostruito dalla procura). Emerge in sostanza, dagli incontri e dalle intercettazioni, che l’ex sindaco non avrebbe voluto immobili, ma che quell’operazione doveva fruttare a lui denaro e vantaggi per il parente.
Il rapporto fra Barbato e Lusini, ricostruisce la procura, va poi man mano a cambiare. Stando a quanto si evince dalle indagini, ad un certo punto Lusini inizia ad essere infastidito dagli atteggiamenti dell’ex sindaco, in particolare “di dove fare l’esattore” per conto suo, soprattutto per le insistenze dell’allora fascia tricolore di “voler passare un Natale in grazia di Dio”.
Ad un certo punto, infatti, emerge dall’ intercettazioni che Lusini si augura la caduta di Barbato (viste le prime avvisaglie di spaccatura in maggioranza di quel tempo, che si concretizzeranno poi diversi mesi dopo con la sfiducia ndr). Si parlerebbe di richieste di denaro piuttosto frequenti, in base alle investigazioni, anche “ogni tre giorni”. Parlando poi lo stesso Luisini sintetizza quello che, a suo dire, sarebbe stato il denaro ottenuto da Barbato, 20/30mila euro, tanto che in un’intercettazione si chiede se dovesse “metterlo a stipendio”
Redazione
17 novembre 2024 12:56
Soldi e appartamenti per i permessi, nel business anche un parente dell’ex sindaco.