Un’operazione di grande portata è stata condotta ieri dalla Polizia di Stato, che ha portato all’esecuzione di 30 misure cautelari nei confronti di soggetti coinvolti in un giro di traffico di cocaina tra Italia, Macedonia e Albania, con base operativa a Salerno. L’indagine, condotta dalla Procura della Repubblica dell’Aquila, ha portato alla luce un’organizzazione criminale composta da individui di diverse nazionalità, che gestiva lo spaccio principalmente in Abruzzo e Lazio, coinvolgendo circa 650 acquirenti e generando un giro d’affari di quasi 2 milioni di euro.

Gli inquirenti hanno scoperto che l’organizzazione aveva una struttura ben definita, con ruoli e compiti precisi tra i membri legati da vincoli di parentela e comuni origini. Utilizzavano auto intestate a terzi e telefoni dedicati esclusivamente all’attività illecita, operando principalmente nell’Aquila e organizzando anche consegne a domicilio per sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine.

Tra i dettagli emersi durante l’indagine, è emerso che l’organizzazione organizzava incontri periodici per la gestione dello spaccio, la preparazione delle dosi e la pianificazione dei rifornimenti. I membri dell’organizzazione ricevevano compensi in base alle dosi vendute o alle ore lavorate, con contratti simili a “contratti a tempo indeterminato”.

Oggi, 21 indagati sono stati arrestati, di cui 18 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 con obbligo di dimora. Le operazioni sono state supportate da numerosi uffici e reparti della Polizia di Stato di diverse città italiane, dimostrando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine per contrastare il traffico di droga e le attività criminali sul territorio nazionale.

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