Un’operazione condotta dai carabinieri di Cerignola ha portato all’emissione di un’ordinanza cautelare da parte del gip del Tribunale di Foggia nei confronti di 12 persone, accusate di aver prodotto e utilizzato false attestazioni e titoli di studio per scalare le graduatorie dell’insegnamento. Tre di loro sono destinatari degli arresti domiciliari, mentre gli altri nove sono stati sospesi dall’esercizio dell’attività di insegnamento.

L’attività investigativa, avviata dai carabinieri di Stornarella nel 2023 e conclusasi nel 2024, ha rivelato che un’avvocata, il marito insegnante e il dirigente di un istituto paritario avrebbero falsificato certificati e documenti per ottenere punteggi nelle graduatorie di supplenza. Grazie a queste false attestazioni, nove persone sono riuscite ad iscriversi nelle graduatorie provinciali in posizioni vantaggiose.

Secondo l’accusa, i tre indagati ai domiciliari avrebbero avuto un ruolo chiave nella produzione di documenti falsi utilizzati per ottenere punteggi nelle graduatorie pubbliche. Anche il dirigente dell’istituto paritario coinvolto avrebbe favorito gli indagati con false dichiarazioni e attestazioni su attività di docenza mai svolte.

Questa operazione dimostra l’importanza di combattere la falsificazione di documenti e le pratiche illecite nel settore dell’istruzione. Le autorità competenti continuano a vigilare per garantire la trasparenza e la correttezza nelle procedure di selezione del personale docente.

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