Una donna di Pontecagnano Faiano può finalmente tirare un sospiro di sollievo, poiché l’incubo che stava vivendo è finalmente finito. Proprio ieri, mentre Salerno e la sua provincia celebravano il “no” alla violenza contro le donne, i carabinieri della locale stazione sono intervenuti per arrestare un 26enne accusato di maltrattamenti e violenza domestica nei confronti della sua compagna. Nonostante il fatto si sia verificato a Pontecagnano, dove recentemente due giovani donne sono state uccise a breve distanza l’una dall’altra, le aggressioni contro le donne avvengono ovunque, dal capoluogo alla provincia.
Per infondere fiducia nelle donne, ieri mattina carabinieri e polizia erano in piazza per fornire informazioni e distribuire brochure con l’obiettivo di incoraggiare coloro che vivono situazioni di violenza a chiedere aiuto. È stata anche l’occasione per presentare il “violenzometro”, che dovrebbe mettere le donne in allarme di fronte a segnali precursori di violenza di genere.
La prevenzione rimane la chiave per contrastare la violenza, come sottolineato dal questore Giancarlo Conticchio che ha esortato le donne a dire basta. Carabinieri e polizia a Salerno e in provincia dispongono di stanze di ascolto per supportare le vittime e accompagnarle nel percorso di denuncia e protezione. Grazie all’aumento delle denunce, si registra un aumento degli ammonimenti da parte dei questori, anche a Salerno.
I dati evidenziano un incremento delle denunce per violenza di genere, con un aumento dei provvedimenti di sorveglianza speciale. I carabinieri della provincia di Salerno hanno denunciato numerose persone e eseguito provvedimenti cautelari per proteggere le vittime. In un gesto simbolico, gli ospiti di una struttura residenziale hanno donato una panchina rossa alla Stazione Carabinieri di Torre Orsaia in ricordo delle vittime di violenza di genere.
Il questore Conticchio ha sottolineato l’importanza di combattere l’indifferenza di fronte alla violenza di genere e ha invitato a non ignorare segnali di sofferenza nelle vicinanze, ma a chiedere aiuto per proteggere le donne che ne sono vittime.