Una partita di calcio che si trasforma in un’escalation di violenza e razzismo. È quanto accaduto a Scafati durante un match di calcetto tra Asd Sporting Stabia e Centro Sportivo del Monte di Angri, valido per il campionato di Serie D. Le due versioni dei fatti si scontrano, con la società stabiese che denuncia il ferimento di un proprio tesserato con un coltello, mentre la squadra ospite parla di comportamenti razzisti e violenze subite da parte dei giocatori di casa.

L’episodio ha generato un’enorme onda di sdegno e ha portato alla sospensione della partita, con la segnalazione alle forze dell’ordine e il ricorso all’ospedale per curare le ferite dei giocatori coinvolti. La situazione è diventata così grave da coinvolgere anche un dirigente colpito da un pugno mentre cercava di calmare gli animi sul campo.

La società del Centro Sportivo del Monte ha condannato ogni forma di violenza e ha chiesto che venga fatta piena luce sull’accaduto. Tuttavia, le versioni contrastanti dei fatti rendono difficile stabilire la verità dei fatti. Si parla di comportamenti razzisti nei confronti di un tesserato straniero, ma anche di un’aggressione con un coltello da parte della squadra stabiese.

Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha espresso solidarietà alla squadra stabiese e ha sottolineato la necessità di contrastare con fermezza episodi del genere. È urgente un cambio radicale delle regole e dei controlli per evitare che lo sport sia strumentalizzato per atti barbari e violenti. La procura di Nocera Inferiore potrebbe presto aprire un’indagine per fare chiarezza sulla vicenda e individuare i responsabili di questa brutta pagina di sport.

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