Un imprenditore di Pastorano S.G., di 45 anni, è stato condannato in primo e secondo grado per falsa e fittizia intestazione di quote e beni societari. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha annullato la condanna e ha ordinato che il processo venga ripetuto da capo. Secondo la Corte, la sentenza di condanna era priva di motivazione e non era stata chiarita la ragione per cui l’imprenditore era stato ritenuto responsabile. Il suo difensore, l’avvocato Raffaele Crisileo, ha sostenuto la sua innocenza e ora il processo verrà ripetuto da capo. Si tratta di una decisione importante che ribalta completamente il verdetto precedente e che conferma la tesi difensiva dell’imprenditore.