Il caso del presunto mandante dell’omicidio di Giuseppe Matarazzo, il pastore di Frasso Telesino ucciso nel luglio del 2018, si è nuovamente affacciato davanti al tribunale di Benevento. Lucio Iorillo, 64 anni, di Frasso Telesino, è stato proposto per il rinvio a giudizio come presunto mandante dell’omicidio, che sarebbe stato organizzato per vendicare sua figlia, la quindicenne che si era tolta la vita nel 2008.

L’udienza preliminare, che doveva tenersi oggi davanti al giudice Loredana Camerlengo, è stata rinviata al 29 gennaio a causa di un difetto di notifica. Nel frattempo, si è appreso che i difensori di Iorillo hanno optato per il rito abbreviato.

Secondo l’accusa, Iorillo avrebbe organizzato e commissionato l’omicidio di Matarazzo per vendicare gli abusi sessuali subiti dalla figlia, che aveva portato la ragazza a togliersi la vita. L’indagine ha portato alla luce presunte connessioni tra Iorillo, Giuseppe Massaro e Generoso Nasta, che sarebbero stati coinvolti nell’omicidio.

La vicenda si è complicata ulteriormente dopo che la Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione di Massaro e Nasta, condannati in primo grado per l’omicidio di Matarazzo. Secondo la ricostruzione del pm, Massaro avrebbe fornito l’arma del delitto e Nasta avrebbe guidato il veicolo utilizzato nel crimine.

La Procura sostiene che Iorillo avrebbe pagato una somma di denaro a Massaro e Nasta per l’omicidio, creando un alibi per distogliere i sospetti da sé. La vicenda si fa sempre più intricata, con nuovi dettagli che emergono durante le indagini. La giustizia dovrà fare luce su questa intricata vicenda che ha sconvolto la comunità di Frasso Telesino.

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