La Corte d’appello di Napoli ha emesso una sentenza che ha assolto Paolo Cammarota, l’ex vigilante accusato del rogo di Città della Scienza avvenuto nel 2013. Dopo un lungo procedimento giudiziario, finalmente si è giunti a una conclusione che vede Cammarota libero da ogni accusa. Il suo avvocato, Vincenza Giamundo, ha definito la sentenza come “giusta” e ha sottolineato che il suo assistito è stato utilizzato come capro espiatorio in questa vicenda.

Questa è stata la sesta pronuncia emessa nel corso del processo, che ha visto Cammarota condannato in primo grado, poi assolto in appello e infine condannato nuovamente. Dopo un ricorso in Cassazione, il caso è stato rinviato alla Corte d’appello di Napoli, che oggi ha emesso l’assoluzione definitiva.

La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti, con la Procura generale che aveva chiesto la conferma della condanna a 6 anni in primo grado. Tuttavia, la Corte d’appello ha valutato attentamente tutti i dettagli del caso e ha deciso di assolvere Cammarota “per non aver commesso il fatto”.

Ora si attendono le motivazioni della sentenza, che saranno depositate entro 90 giorni. Questo verdetto segna la fine di un lungo e complesso processo giudiziario che ha coinvolto un evento tragico come l’incendio di Città della Scienza.

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