La figura del whistleblower, ovvero del dipendente che segnala irregolarità amministrative relative all’ente pubblico da cui dipende, è tutelata da leggi che prevedono sanzioni per chiunque tenti di intimidirlo o delegittimarlo. Questo è quanto accaduto all’Istituto di Istruzione Superiore «F. De Sanctis» di Sant’Angelo dei Lombardi, dove un’insegnante di nome Rosaria Famiglietti, che aveva segnalato alla procura di Avellino delle irregolarità amministrative, è stata oggetto di provvedimenti disciplinari emessi dal dirigente scolastico che era a conoscenza delle denunce. Il dirigente in questione, Gerardo Cipriano, è stato sanzionato dall’Autorità anticorruzione con una multa di cinquemila euro.

Le segnalazioni fatte dall’insegnante alla procura di Avellino avranno probabilmente un ulteriore seguito, e alcune delle criticità sottolineate avevano già fatto emergere dei problemi simili a quelli denunciati dagli studenti del Liceo poche settimane prima. L’Anac ha infatti evidenziato alcune criticità, come l’inaccessibilità alle delibere collegiali, che avevano portato all’irrogazione dei provvedimenti disciplinari contro la professoressa, ritenuti pretestuosi.

La Cisl Irpinia-Sannio aveva già fatto emergere delle distorsioni procedurali all’attenzione della Procura di Avellino, della Corte dei Conti di Napoli e dell’Anac, che avrebbero valutato gli aspetti di loro specifica competenza. Anche la protesta degli studenti dello scorso aprile aveva evidenziato alcune problematiche ancora aperte, come la trasparenza.

In definitiva, è importante sottolineare l’importanza della figura del whistleblower e la necessità di tutelare chi denuncia irregolarità amministrative nell’interesse dell’amministrazione pubblica. È altresì importante che le autorità competenti valutino seriamente le segnalazioni fatte e prendano provvedimenti adeguati per risolvere le criticità evidenziate.

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