Ancora una volta la casa circondariale di Benevento, quartiere Capodimonte, è stata teatro di disordini e violenze. Ieri pomeriggio due agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto che aveva appena distrutto la sua cella. L’aggressione è avvenuta durante il trasferimento del detenuto in una nuova cella, causando ferite gravi ai due poliziotti che hanno dovuto ricevere cure immediate presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento, con prognosi di venti e dieci giorni rispettivamente.
Purtroppo, non si tratta del primo episodio di violenza all’interno del carcere cittadino. La carenza di personale nel penitenziario sannita è un problema strutturale che mette in evidenza le difficoltà del sistema penitenziario locale.
Il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe) ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando che le tensioni nelle strutture penitenziarie campane sono sempre più evidenti. Gli agenti della polizia penitenziaria sono spesso vittime di atti criminali mentre svolgono il loro importante compito di sorveglianza e rieducazione dei detenuti. Un’aggressione all’interno di un carcere non fa altro che mettere in cattiva luce l’intera società.
Il Sappe ha anche denunciato una disparità nel trattamento riservato agli agenti penitenziari rispetto ad altri corpi dello Stato in caso di aggressioni. Le violenze contro i Baschi Azzurri sembrano essere considerate una statistica trascurabile, un fatto che non può essere accettato.
È necessario affrontare con determinazione e tempestività il problema della violenza all’interno delle carceri, garantendo la sicurezza e il rispetto per chi svolge un lavoro così delicato e importante per la società.