Il 3 dicembre 1960 è una data da ricordare per l’Italia, poiché viene aperto al traffico il tratto appenninico dell’Autostrada del Sole da Firenze a Bologna. Questo tratto di settantatré chilometri, che va da Sasso Marconi a Firenze Nord, è stato inaugurato dal Presidente del Consiglio Amintore Fanfani, e si aggiunge agli altri chilometri già inaugurati dal 1958. Quattro anni più tardi, si assisterà al completamento dell’Autostrada di collegamento Milano-Roma.
La Bologna-Firenze è un vero spettacolo di ingegneria, con viadotti che fanno tenere il fiato sospeso. Qui sono stati impiegati maestranze montanare coraggiose, capaci di costruire impalcature di ferro alte fino a 100 metri. Purtroppo, la realizzazione di questo tratto ha avuto un costo umano elevato, con 15 vite sacrificate, di cui 8 solo nel tratto Calenzano-Barberino del Mugello.
Gli 85 chilometri della Firenze-Bologna sono stati ultimati il 3 dicembre 1960 e inaugurati da Amintore Fanfani. Meno di due anni dopo, il 22 settembre 1962, è stata la volta della Roma-Napoli. Successivamente, si è proceduto da Firenze e da Roma contemporaneamente per incontrarsi fra Chiusi e Orvieto.
Mentre l’Autostrada del Sole si estendeva lungo lo stivale italiano, l’economia del nostro Paese cresceva a ritmi rapidi e lo Stato si dimostrava un abile imprenditore. L’Iri, tramite la sua controllata Società Autostrade Concessione e Costruzioni, seguiva i progetti, forniva i mezzi finanziari, acquisiva i terreni, gestiva l’autostrada e utilizzava imprese esterne per l’esecuzione. Il costo finale per la costruzione dell’Autostrada del Sole è stato di 270 miliardi di lire, con lo Stato che ha coperto il 36% del finanziamento e il resto recuperato sul mercato.