Il sito ufficiale della Turris è un vero e proprio caos di corsivi, grassetti e interlinee messe a casaccio. La giustificazione del testo lascia molto a desiderare e potrebbe sicuramente essere impostata in modo migliore. Non è difficile immaginare che una pagina del genere potrebbe danneggiare la reputazione online del club, come è stato dimostrato da recenti casi. Per fortuna, però, questo non è successo.

Leggendo la storia del club sulla pagina, viene subito la voglia di sognare e di immergersi in quel mondo fatto di stanze segrete e di miracoli. Il “soggetto salvatore” che ha evitato la scomparsa della squadra ha portato con sé un’atmosfera di entusiasmo e di cambiamento. La città era in festa, i dirigenti e i tecnici venivano acclamati per le strade. Il vento era cambiato.

Ma poi la storia si interrompe bruscamente. Il sogno si trasforma in un incubo, con il fallimento che incombe, la tifoseria in tumulto e le promesse che svaniscono nel nulla. E poi? Torre del Greco si è risvegliata in una brutta situazione, con le parole che feriscono e le illusioni che si infrangono.

Quattro passaggi segnano la fine di questo breve periodo di gloria: l’attacco, la negazione, la procrastinazione e infine la fuga. Una serie di mosse disperate che portano alla rovina e all’oblio. Ma alla fine, come cantavano le ottantamila rondini, la primavera arriverà. E forse, un giorno, la Turris tornerà a splendere.

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