Il procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, ha tracciato una linea di prudenza e rispetto nei confronti del sistema giudiziario in merito al procedimento sull’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica noto come il “sindaco pescatore”, ucciso nel 2010. Durante una conferenza stampa presso l’Università di Salerno, Borrelli ha scelto di non entrare nei dettagli delle accuse mosse, sottolineando l’importanza del principio di presunzione di innocenza.
“Bisogna prendere atto di quello che è successo e rispettare la presunzione di innocenza degli indagati fino a una sentenza definitiva”, ha dichiarato il procuratore, evidenziando che l’ipotesi accusatoria sarà valutata da un giudice nel corso del dibattimento. Il 7 novembre scorso, quattro persone sono state arrestate nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio Vassallo, uno dei casi più intricati e discussi nella storia recente del Cilento.
“Ci sono state delle svolte importanti, ma siamo ancora nella fase delle indagini e il dibattimento deve ancora iniziare”, ha riconosciuto Borrelli. Riguardo alla possibilità di parlare di un presunto “sistema Cilento”, il procuratore ha preferito non alimentare speculazioni, affermando di occuparsi dei processi e non di sistemi.
L’invito alla cautela da parte del procuratore riflette la complessità del caso e la necessità di rispettare i tempi e i modi della giustizia. La prudenza e il rispetto per il sistema giudiziario sono fondamentali in un contesto delicato come quello dell’omicidio Vassallo, e Borrelli sembra essere determinato a seguire questa linea con fermezza.