Un’importante svolta nelle indagini sulla violenta rissa che ha coinvolto due gruppi di adolescenti nella piazza centrale di Pinetamare a Castelvolturno lo scorso ottobre. Dopo mesi di indagini, la polizia ha eseguito tre fermi nei confronti di altrettanti minorenni, due quindicenni e un sedicenne. Uno dei ragazzi, studente presso l’Isis Corrado, è stato portato al commissariato e gli è stato notificato l’ordine d’arresto domiciliare per il ferimento di un sedicenne avvenuto durante la rissa.
L’episodio violento ha scosso la comunità di Pinetamare, con i testimoni che hanno assistito impotenti alla scena in cui un giovane è stato colpito ripetutamente da un coltello. Il ferito è stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso e ha dovuto restare in terapia intensiva per oltre una settimana, miracolosamente sopravvivendo alle numerose coltellate.
Le indagini hanno cercato di capire le dinamiche che hanno portato alla rissa e alla violenza tra giovani, arrivando a ipotizzare che il controllo della piazza di spaccio della zona potesse essere il motivo scatenante. Il Villaggio Coppola, dove si è verificato l’episodio, sembra essere al centro di un’organizzazione criminale gestita da giovanissimi, con il Royal Residence che potrebbe ospitare trafficanti di stupefacenti.
La comunità di Pinetamare è stata scossa da episodi di violenza sempre più frequenti, come l’omicidio di un giovane barbiere e l’aggressione di un ventunenne da parte di un branco anonimo. La presenza di sistemi di videosorveglianza nella zona potrebbe essere d’aiuto per le indagini, che cercano di fare luce su una realtà criminale che sembra radicata nel territorio.
Nonostante i tre ragazzi fermati siano ancora considerati innocenti dal punto di vista giuridico, la comunità di Pinetamare cerca risposte e giustizia per fermare la spirale di violenza che sembra aver preso il sopravvento nella zona costiera.