Processo al Clan Partenio: la difesa chiede l’assoluzione
Questa mattina si è tenuta un’altra udienza del processo contro il Clan Partenio presso il tribunale di Avellino. Gli imputati, accusati di tentata estorsione, usura e turbativa d’asta, sono 21 e il pubblico ministero ha chiesto complessivamente 387 anni di reclusione. Durante l’udienza, la difesa ha ripreso la discussione iniziata il 16 maggio 2023, quando il pm Antimafia Simona Rossi ha presentato la requisitoria.
L’avvocato Luigi Ferrandino ha chiesto l’assoluzione per la sua assistita G.B., sostenendo che non sia stata raggiunta la prova della sua responsabilità. L’avvocato Valerio Stravino ha invece chiesto l’assoluzione per il suo assistito A.M. e invocato il riconoscimento delle attenuanti generiche, considerando la sua condizione di incensurato e il contributo minimo fornito alla consorteria criminale.
L’avvocato Gaetano Aufiero, difensore di Nicola Galdieri, Carlo Dello Russo, Diego Bocciero e altri due imputati, ha invece sostenuto che il pubblico ministero non abbia la prova delle accuse e che la mafia ad Avellino sia frutto di una mistificazione. Ha inoltre fatto un paragone con la sentenza “mafia capitale”, ribadendo che nulla può essere paragonato ai delitti avvenuti in Irpinia.
L’avvocato Aufiero ha anche evidenziato che alcune conversazioni furono manomesse nelle loro trascrizioni, con parole modificate e contestazioni cui, secondo lui, la vittima è stato proprio l’ufficio di Procura. Ha chiesto l’assoluzione per i cinque assistiti per i quali ha discusso oggi e l’esclusione del metodo mafioso.
L’avvocato Gerardo Santamaria, difensore di Antonio Taccone insieme ad Aufiero, ha chiesto l’assoluzione dal reato di affiliazione. La prossima udienza è fissata per il 20 giugno, quando si discuterà la posizione di alcuni imputati, e il 27 giugno, quando proseguirà la discussione dell’avvocato Aufiero per le posizioni di Carlo Dello Russo e Nicola Galdieri. La difesa chiede l’assoluzione per tutti gli imputati.