La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha contestato a Maddalena Brescia, di 41 anni, i reati di occultamento di cadavere, sequestro di persona e maltrattamenti. La donna, originaria di Mondragone, è stata destinataria di una richiesta di rinvio a giudizio. Un anno fa, Maddalena finì alla ribalta della cronaca nazionale per aver nascosto il cadavere della madre, Concetta Infante, 77 anni, in un baule sigillato con del nastro adesivo per almeno due mesi, da ottobre a dicembre del 2023.
Il cadavere della donna è stato trovato completamente mummificato, avvolto in un telo di plastica, confezionato con cura. Secondo l’autopsia, la madre di Maddalena sarebbe morta per cause naturali. La figlia, durante l’interrogatorio con i carabinieri, avrebbe dichiarato di non avere soldi per organizzare i funerali. Tuttavia, secondo le testimonianze dei vicini, Maddalena avrebbe cambiato la porta d’ingresso con una costosa blindata e incassato la pensione della madre per un paio di mesi.
La figlia convivente di Concetta era disoccupata e l’anziana madre rappresentava la sua unica fonte di reddito. Alcuni vicini hanno anche testimoniato che Maddalena avrebbe alzato le mani contro la madre in alcune occasioni, costringendola a rimanere sempre in casa. La sorella della donna residente in Abruzzo ha chiesto di costituirsi parte civile al processo.
L’udienza preliminare è stata fissata a maggio prossimo e Maddalena sarà assistita dall’avvocato Edmondo Caterino. Nel frattempo, il corpo dell’anziana è stato sepolto a Cepagatti (Pescara) a spese del Comune. La vicenda ha suscitato polemiche sui social media, con molti che si interrogano sulle condizioni di vita della donna e sulla situazione degradata in cui viveva.