Nel carcere di Airola è stata fermata una donna di etnia rom che aveva tentato di portare droga al suo fidanzato detenuto, ma grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria il tentativo è stato sventato. La droga era nascosta all’interno di capi di abbigliamento che erano stati modificati per non destare sospetti durante i controlli. Questo episodio evidenzia ancora una volta la necessità di una sorveglianza mirata nelle carceri per contrastare i tentativi di introdurre sostanze stupefacenti.

Il sindacato autonomo polizia penitenziaria esprime piena soddisfazione per l’operazione e sottolinea la crescente problematica dei tentativi di introduzione di droga nelle carceri. È essenziale dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologici e garantire una formazione professionale continua per contrastare efficacemente questo fenomeno.

La relazione annuale al parlamento sulle tossicodipendenze evidenzia che un numero significativo di persone tossicodipendenti entra in carcere ogni anno, con percentuali variabili a livello regionale. È importante adottare misure preventive e rafforzare i controlli per contrastare il traffico di droga all’interno delle carceri e garantire un ambiente sicuro per detenuti e operatori.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui