Scandalo negli appalti per la raccolta dei rifiuti: due provvedimenti cautelari eseguiti questa mattina dal Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna su richiesta della Procura di Napoli Nord. Gli indagati sono un ex assessore all’Ambiente del Comune di Giugliano in Campania e un dipendente comunale di Marano di Napoli, coinvolti in presunte irregolarità e corruzione nell’ambito delle gare per l’affidamento del servizio integrato di raccolta dei rifiuti.

Le accuse mosse includono turbativa d’asta e corruzione, con un presunto “sistema” di manipolazione degli appalti orchestrato da amministratori, dipendenti pubblici, imprenditori e faccendieri. Oltre ai provvedimenti cautelari, sono stati eseguiti sequestri per un totale di circa 200mila euro, corrispondenti a tangenti percepite indebitamente.

L’inchiesta, avviata nel 2018, si è concentrata inizialmente sul Comune di Marano di Napoli, per poi estendersi a Giugliano in Campania. Coinvolti anche l’ex Provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli e l’ex sindaco di Giugliano, sottoposti a sequestri preventivi di 45mila euro ciascuno. Durante le indagini sono stati sequestrati beni e somme, come parte delle tangenti destinate a favorire aziende nell’aggiudicazione degli appalti.

L’attività investigativa continua, coinvolgendo ulteriori soggetti legati alle amministrazioni locali e alle società operanti nel settore dei rifiuti. Resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri di questa delicata vicenda che ha scosso il panorama della gestione dei rifiuti nella regione.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui