La camorra a Villaricca difende i suoi affari imprenditoriali dai controlli delle forze dell’ordine. Il clan impone il divieto di spaccio in città. Sono stati effettuati arresti di Carabinieri e Guardia di Finanza e diverse società sono state sequestrate, in particolare quelle che operano nel settore dei carburanti e degli alimenti.

Su disposizione della DDa di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e di Castello di Cisterna ed i Finanziari del Gruppo di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 persone, tutte gravemente indiziate di reati di associazione di tipo mafioso, estorsione, violazioni alla normativa sulle armi e sugli stupefacenti e tentato omicidio. Le indagini hanno permesso di documentare la perdurante operatività del clan Ferrara – Cacciapuoti a Villaricca, storicamente rientrante nel cartello camorristico denominato Nuova famiglia.

Il clan è stato ricostruito e articolato in due distinti gruppi, l’uno facente capo alla famiglia Ferrara e l’altro a quella Cacciapuoti, identificandone vertici e parte degli affiliati. L’organico del clan si attesta su 50 unità, alle quali in caso di detenzione spetterebbe “stipendio” e copertura delle spese legali.

Dalle indagini è emerso come fossero i Ferrara la frangia a vocazione spiccatamente imprenditoriale, in particolare nel settore dell’edilizia, della ristorazione, degli idrocarburi e della commercializzazione di generi alimentari. Il clan ha inteso preservare il territorio da attività ed attenzioni delle forze dell’ordine attraverso l’imposizione di un divieto di spaccio a Villaricca.

Sono state anche documentate 9 ipotesi estorsive, in prevalenza a danno di imprenditori operanti nel settore dell’edilizia, di titolari di palestre e di sale giochi, tenuti a versare somme per importi variabili e destinate ad alimentare la cassa comune. Il coinvolgimento dei vertici del clan nella latitanza del noto CONTINI Eduardo, capo dell’omonimo clan che rientra nel cartello camorristico denominato Alleanza di Secondigliano, è stato riscontrato.

Infine, sono stati acquisiti elementi in ordine al tentato omicidio commesso da esponente del gruppo Mauriello, articolazione legata ai Ferrara, in danno di esponente dei Cacciapuoti. Contestualmente, è stato dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso in via d’urgenza, avente ad oggetto 11 società operanti nel settore immobiliare, edile, degli idrocarburi, della caffetteria e della ristorazione nonché della vendita di generi alimentari, che producevano un fatturato di 16 milioni di euro ogni anno.

Il decreto di sequestro è stato emesso nei confronti degli esponenti di vertice della frangia Ferrara, perché costituite reimpiegando gli ingenti proventi delle attività del sodalizio mafioso. La lotta alla camorra continua e le forze dell’ordine sono sempre più determinate a debellare questo fenomeno criminale che arreca grave danno al nostro Paese.

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