Il terrore ha colpito un negozio cinese nella periferia settentrionale di Napoli il 18 maggio scorso. Un gruppo di malviventi armati ha fatto irruzione nel negozio, portando via l’incasso del giorno e seminando il panico tra il personale e i clienti presenti. Le immagini del sistema di sorveglianza interna del negozio hanno documentato l’azione brutale dei rapinatori e il panico generale tra i presenti. Fortunatamente, nessuno è rimasto ferito durante l’incidente, ma l’episodio ha lasciato un segno indelebile nella memoria di chi c’era.

Le indagini condotte dalla Polizia di Stato di Secondigliano hanno permesso di identificare uno dei responsabili della rapina. Grazie all’analisi delle impronte digitali lasciate sul bancone di vetro durante l’assalto, è stato possibile collegare Antonio De Pasquale, un giovane di 21 anni senza precedenti penali, all’azione criminale. De Pasquale è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli e deve affrontare le accuse di rapina, ricettazione e porto d’arma da sparo.

L’episodio è un ennesimo segnale di un problema che affligge le periferie delle grandi città italiane: la criminalità. La sicurezza dei negozi e dei cittadini dev’essere una priorità per le autorità, che devono lavorare per garantire un’adeguata presenza delle forze dell’ordine e per prevenire questo tipo di crimini. Solo così si potrà restituire ai cittadini la tranquillità e la fiducia nella giustizia.

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