Sentenza per due imputati coinvolti in un’indagine relativa ad un’altra vicenda

Il tribunale di Benevento ha emesso una sentenza relativa ad un’indagine che coinvolgeva due imputati, Laura Spina e Francesco Colonna, entrambi di Benevento. I due erano stati accusati di tentata turbativa dell’asta giudiziaria presso il Tribunale di un appartamento in via Cupa Santa Lucia nel 2016, attraverso telefonate ritenute di stampo minaccioso alla procuratarice speciale di una società immobiliare. Tuttavia, il giudice Simonetta Rotili ha emesso un verdetto di assoluzione perché il fatto non sussiste.

L’indagine principale riguardava invece un immobile destinato ad accogliere un centro per migranti a Calvi, che era finito nel mirino dell’attività del pm Maria Gabriella Di Lauro e dei carabinieri. Sette persone erano state chiamate in causa per un addebito di violazioni edilizie, prospettato per i lavori che sarebbero stati effettuati per adibire l’edificio, “in assenza del permesso a costruire, del cambio di destinazione d’uso e del relativo certificato di collaudo strutturale adeguato alle norme sismiche vigenti, del certificato di agibilità – abitabilità in riferimento alla prescelta destinazione d’uso”.

Nei giorni scorsi, il giudice ha dichiarato il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di Luciana Bocchini, Mariano Bocchini, Michele Intorcia, Nunzia Romano, ed il responsabile della struttura, Angelo Collarile. Inoltre, Intorcia è stato assolto perché il fatto non sussiste, da un’altra accusa di falso, e lo stesso è avvenuto per Guido Scala, tecnico incaricato, che doveva rispondere di un presunto falso rispetto all’attestazione di agibilità e abitabilità dell’immobile.

Gli imputati erano assistiti dagli avvocati Gerardo Giorgione, Simona Voso, Nazzareno Lanni, Raffaele Tibaldi, Guido Principe e Monica Del Grosso.

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